Brunello Cucinelli ha ricevuto la laurea honoris causa in Architettura, dottorato di ricerca in “Design per il made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità” da parte dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
L’imprenditore di Solomeo, presidente esecutivo e direttore creativo dell’omonima azienda del lusso, ha ricevuto la laurea nel corso di una cerimonia che si è svolta nell’aula magna del rettorato a Caserta.
Il titolo è un riconoscimento per le sue “abilità imprenditoriali ed il suo indubbio valore umano e spirituale – ha detto il magnifico rettore, professor Gianfranco Nicoletti- . Il conferimento ha una doppia valenza: da un lato è l’attribuzione di un importante titolo per chi come lui ha portato ai più alti livelli il made in Italy, quale perfetto ambasciatore dell’eleganza italiana come sintesi di cultura e tradizione, nonché imprenditore illuminato e sensibile e dalle eccezionali capacità di innovazione. Ma dall’altro, Cucinelli è anche il portatore di messaggi di grande valore soprattutto per i nostri giovani universitari: è possibile creare un’impresa che rispetti l’essere umano in quanto tale”.
Si tratta della quarta laurea honoris causa per l’imprenditore umbro. La prima è stata la laurea magistrale honoris causa in “Filosofia ed Etica delle relazioni umane” conferita dall’Università degli Studi di Perugia. A seguire, la laurea honoris causa in “Management, Scienze bancarie e delle materie prime” conferita dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, seguita dal dottorato di ricerca in Filosofia honoris causa conferito dall’Università degli Studi di Messina.
L’ateneo Vanvitelli aveva già ospitato lo stilista di Solomeo nell’ottobre del 2017 per una Lectio magistralis sulla dignità morale ed economica dell’essere umano.
Cucinelli ha tenuto la sua lectio doctoralis dal titolo “Il Genius loci” in presenza di un parterre d’eccezione composto, tra gli altri, dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e dalle professoresse Ornella Zerlenga e Alessandra Cirafici. Nel suo intervento ha parlato della bellezza, del capitalismo umanistico e dell’umana sostenibilità per un Tempus Novum. “Mi sento particolarmente onorato per aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento ha detto – che mi piace immaginare come un tributo alla famiglia ed in particolare ai nipotini, che ogni giorno al lavoro e a casa rallegrano la mia anima” davanti alla sua famiglia in prima fila, la moglie Federica, le figlie e i nipoti. “Diceva Vitruvio – ha aggiunto – che un’architettura deve essere solida, utile e bella. A questo paradigma mi sono ispirato sentendomi un poco architetto dell’impresa per aver conferito le qualità peculiari suggerite dal grande architetto e trattatista augusteo. A Solomeo abbiamo provato ad ascoltare il Genius loci, maestro delle arti nella conservazione ed edificazione del borgo e della valle. Questo è il dono immenso che ci dà l’architettura. L’Università degli Studi della Campania porta non a caso il nome di un raffinatissimo architetto, Luigi Vanvitelli, che ha progettato la meravigliosa Reggia di Caserta. Egli, illuminato dal gusto del rinnovamento classico, ha fatto ammirare in tutto il mondo il magnifico stile italiano. Per questo guardo alle Università come al fertile terreno di coltura dei saperi, nutrimento dello spirito oltre che della mente, alimentando dentro di me una devozione per chi è impegnato nella preziosa opera culturale della loro trasmissione”.
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