Il ritorno di Emilio Schuberth, il debutto a Roma dove nacque la maison

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Emilio Schuberth è stato il sarto della Dolce Vita. Il couturier che egli anni Cinquanta e Sessanta, ha vestito nel suo atelier a Roma, le dive più iconiche e le donne più affascinanti della storia, da Evita Perón a Gina Lollobrigida da Sophia Loren ella sensuale Abbe Lane. La maison torna alla ribalta grazie alla passione e alla lungimiranza di un’imprenditrice napoletana appassionata del marchio che lo ha acquisito nel 2007 dagli eredi del couturier, le figlie Gretel e Annalise: Elena Perrella, ex commissaria ella Fondazione Mondragone a Napoli, dal 2000 al 2006.

Il ritorno in passerella della maison Schuberth è in programma a Roma il 6 febbraio, nell’ambito della seconda edizione di Roma couture, manifestazione organizzata da Spazio Margutta di Grazia Marino e Antonio Falanga. In questa occasione, Elena Perrella, art director del brand, riporta in auge lo stile inconfondibile della maison con una sfilata di dieci creazioni di alta sartoria nei colori oro, argento, nero, azzurro e giallo.
La sfilata sarà dedicata a Sophia Loren e a tutte le donne del mondo che soffrono a causa delle guerre. L’iconica immagine di Loren nel film “La Ciociara” si trasformerà in un simbolo di forza e speranza, un invito a riscoprire la bellezza come motore di cambiamento.
“Vogliamo essere precursori di una nuova visione della moda. Il mondo è cambiato – precisa Elena Perrella –  e noi con esso. Celebriamo quindi la centralità dell’essere umano senza dimenticare l’importanza della digitalizzazione”. In quest’ottica, la maison lancia il suo nuovo sito, con un’esperienza interattiva che unisce tradizione e tecnologia. Infatti, a breve, inoltre, verrà inaugurato il Museo Digitale Emilio Schuberth, un progetto che permetterà di esplorare la storia e il futuro del marchio attraverso un viaggio immersivo.
In passerella, oltre alla moda, verrà celebrata anche l’arte della profumeria, con la presentazione di tre nuove fragranze Schuberth: Schu, Taffetas e Coquillage. 

BIOGRAFIA
Nato da padre asburgico Gotthelf Schuberth e madre napoletana Fortuna Vittozzi, il suo nome completo era Emilio Federico Schuberth. Fu un grande couturier amato dalle dive internazionali, per questo definito il “sarto delle dive”. Vestì la principessa Soraya, Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Bette Davis, Brigitte Bardot, Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Anna Magnani. Raggiunse il successo per il suo innato senso artistico e dello spettacolo, oltre ad essere dotato di una profonda conoscenza sartoriale ereditata dalla scuola napoletana. Attorno agli anni Trenta Schubert si trasferì a Roma e cominciò a lavorare nell’atelier Montorsi, dove dimostrò una spiccata dimestichezza nel combinare la seta ai merletti per il settore biancheria.

Successivamente nel 1938 decide di mettersi in proprio e inaugurò con sua moglie un primo negozio in via Frattina. Sommerso dalle mille richieste delle clienti, dopo appena due anni inaugurerà un atelier di alta moda in via Lazio per poi spostarsi di nuovo in via XX Settembre dopo neanche un anno. Il suo stile era elegante e raffinato. Amava i tessuti lussuosi e le sapienti combinazioni dei materiali. Busto sottile e spalle importanti, i suoi abiti, sintesi di fasti ottocenteschi e hollywoodiani, attirarono l’attenzione delle grandi star del cinema e dei reali nobili: Maria Pia di Savoia non indugiò a commissionare al sarto napoletano parte del corredo per le nozze, mentre il re Farouk d’Egitto lo scelse per vestire l’intero harem di mogli e amanti. Nel 1949, in occasione del Festival di Venezia, Schubert sfilò a Palazzo Grassi.

Emilio Schubert aveva compreso che la comunicazione era fondamentale nel suo lavoro e a ogni evento mondano non mancava di mettere in scena, con un fare istrionico, le sue apparizioni, accompagnandosi con dodici scintillanti modelle e facendo sfoggio di costosi gioielli che adoperava in particolare per calamitare l’attenzione dei media.

Fu uno dei protagonisti della nascente moda italiana. Prese parte alla storica sfilata First Italian High Fashion Show organizzata da Giovanni Battista Giorgini presso la sua residenza privata di Firenze a villa Torrigiani. La sfilata si tenne il 12 febbraio 1951 alla presenza di sei importanti compratori americani. Nel 1953 concorse a fondare assieme ad altri grandi nomi dell’epoca, tra cui le Sorelle Fontana, Alberto Fabiani, Vincenzo Ferdinandi, Jole Veneziani, Giovannelli-Sciarra, Mingolini-Gugenheim, Eleonora Garnett, Simonetta il Sindacato della Moda che poi divenne la Camera Nazionale della Moda Italiana.

Il culmine del successo arrivò negli anni ’60 per il suo stile stravagante e onirico. In molti lo considerano un rivoluzionario della moda, colui che inventò la spettacolarizzazione della moda, e che trasformò il ruolo del “sarto”, pressoché invisibile, nella figura dello “stilista” odierno. Maestro indiscusso della moda italiana, firmò anche un suo profumo, che chiamò ironicamente Schu-schu.

Schuberth è stato anche un personaggio istrionico, oltre che sarto famoso che ebbe tra i suoi allievi anche Valentino Garavani. In tv interpretò sé stesso in un film e partecipò alla popolarissima trasmissione televisiva de Il Musichiere non soltanto da costumista, ma anche esibendosi come cantante. Sempre in televisione, nel 1957 partecipò a una serie di sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello, pubblicizzando il brandy Gran Senior delle distillerie Fabbri insieme a Erminio Spalla, Sylva Koscina, Dawn Addams, Luciana Peverelli, Nilla Pizzi, Sandra Milo, Isa Barzizza e Virna Lisi. Morì a Roma il 4 gennaio 1972.

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