Phygital Sunstainability Expo 2024, gli Stati Generali europei sulla Sostenibilità

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Innovazione e sostenibilità sono stati al centro della quinta edizione del Phygital Sustainability Expo 2024, gli Stati Generali Europei sulla Sostenibilità 2024, che si sono svolti come nelle precedenti edizioni nei Mercati di Traiano a Roma.

La manifestazione, durata due giorni, ha offerto un palcoscenico internazionale per discutere l’avanzamento delle pratiche sostenibili nel settore turistico e nel made in Italy. Attraverso talk di esperti, personalità istituzionali e politiche come il ministro del Turismo Daniela Santanché, l’evento ha esplorato le intersezioni tra sostenibilità, innovazione tecnologica e tradizione culturale, delineando nuove direzioni per un futuro più sostenibile e competitivo a livello globale. L’evento, situato al crocevia degli sforzi europei per la transizione verde, ha aperto nuove prospettive sul tema del rapporto tra sostenibilità e innovazione, mettendo in luce il ruolo del turismo nel percorso tracciato. Oltre 100 relatori da 17 paesi diversi sono intervenuti alla due giorni e, in occasione dei vari confronti, è emerso come il settore possa evolversi verso pratiche sostenibili che rispettano l’ambiente e migliorano l’esperienza turistica, evidenziando anche il contributo essenziale del Made in Italy.

In apertura della manifestazione, il panel condotto dalla giornalista Nathania Zevi e introdotto da Valeria Mangani, presidente della Sustainable Fashion Innovation Society. Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, e Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, hanno presentato i progressi fatti dall’UE nei suoi sforzi di sostenibilità, con particolare attenzione al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, incipit del pacchetto di iniziative strategiche del Green Deal europeo. Gli interventi sono serviti ad accendere i riflettori sullo stato dell’arte e sulla strada finora tracciata, per arrivare all’adozione di un approccio pragmatico anziché ideologico, fondamentale e urgente, perché la BCE ha stimato che la transizione verso pratiche sostenibili porterà, nel lungo termine, a un’ondata di innovazioni e tecnologie verdi che potenzieranno significativamente la produttività delle imprese in tutta l’Europa.

Nel panel “MIMIT-Rafforzare il Made in Italy: eccellenze e filiere strategiche”, Federico Eichberg, capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha esplorato come il Made in Italy, tradizionalmente associato a settori come moda, design e gastronomia, stia diventando cruciale anche per lo sviluppo delle imprese culturali, creative e turistiche. In particolare, il turismo è sempre più rilevante non solo per la sua capacità di generare reddito, ma anche come veicolo per promuovere la cultura e l’identità italiana a livello globale, permettendo di arricchire l’offerta turistica con esperienze che raccontino le eccellenze italiane e di incrementare la competitività della destinazione Italia sul mercato internazionale.

Gli interventi di “Transizione 5.0 e DDL sul Made in Italy: Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy” sono serviti per delineare il ruolo cruciale del Made in Italy attraverso il disegno di legge collegato alla legge di bilancio 2022, che interviene su diversi settori produttivi per valorizzare e promuovere le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari ma anche per la crescita dell’economia nazionale. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato come il disegno di legge intenda rafforzare l’identità italiana attraverso una politica industriale che coordina promozione e sostegno delle filiere produttive nazionali, inserendole efficacemente nel mercato globale. La discussione ha visto anche l’intervento di figure di spicco del settore della moda sostenibile come James Ferragamo, chief Transformation and Sustainability Officer di Salvatore Ferragamo, Federico Marchetti, imprenditore tecnologico e pioniere della Moda Sostenibile, Fedele Usai, direttore generale di Dolce & Gabbana, Bartolomeo Rongone, amministratore Delegato di Bottega Veneta.

Il panel sul turismo sostenibile ha evidenziato come questo possa fungere da catalizzatore per la crescita economica, beneficiando l’ambiente e promuovendo contemporaneamente il Made in Italy all’estero. Daniela Garnero Santanchè, ministro del Turismo, e Lorenzo Galanti, direttore generale dell’ITA-Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, hanno discusso strategie innovative per potenziare un turismo responsabile che integra pratiche sostenibili. Inoltre, hanno evidenziato come, a fine 2022, l’export Made in Italy abbia raggiunto i 620 miliardi di euro, segnando un incremento del 19,8%: un risultato notevole derivante dalla valorizzazione dei prodotti italiani e dalla loro capacità di adattarsi a un modello turistico e commerciale sostenibile. Questo dialogo ha messo in luce l’importanza di ripensare il turismo per preservare l’ambiente e migliorare l’esperienza turistica attraverso l’accoglienza e l’ospitalità italiane.

Il panel “Trasporti efficienti, sicuri e rispettosi dell’ambiente verso la carbon neutrality: utopia o realtà?” ha messo in evidenza la situazione attuale e le prospettive future del settore dei trasporti, sottolineando come economia circolare, efficienza energetica, mobilità green e finanza sostenibile siano elementi fondamentali per sviluppare value chain innovative nel settore, con un impatto diretto anche sul turismo. Durante il talk, Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia, Oliviero Tahir, amministratore delegato e fondatore di Safe Industries, e Alberto Zorzan, direttore generale di ATAC, hanno discusso le sfide e le opportunità che il settore dei trasporti affronta nel perseguire la carbon neutrality. La discussione ha evidenziato il ruolo della sostenibilità come componente integrata nelle strategie di sviluppo turistico, evidenziando la necessità di cambiamenti significativi nei modelli di consumo, nelle catene di approvvigionamento e nei sistemi gestionali per garantire un futuro turistico responsabile e resiliente.

“Il Phygital Sustainability Expo si è dimostrato ancora una volta un momento di confronto imprescindibile sull’innovazione responsabile,” ha spiegato Valeria Mangani, presidente di Sustainable Fashion Innovation Society, “ma anche un momento di riflessione critica su come le industrie della moda, del turismo e degli altri settori cruciali per lo sviluppo del Paese possano promuovere un cambiamento significativo a livello globale. Con il supporto del Parlamento europeo e della Commissione europea, stiamo ponendo le basi per un futuro in cui il turismo non solo rispetta, ma anche valorizza e tutela il patrimonio culturale e naturale come un bene prezioso e insostituibile.”

Sustainable Fashion Innovation Society (SFIS) è la più grande community europea di moda e design eco sostenibile con oltre 2.000 aziende iscritte. La mission della SFIS è la creazione e diffusione di un settore innovativo della moda e dell’arredamento improntato alla tutela dell’ambiente, della salute dei consumatori, al risparmio energetico, al risparmio ed alla tutela di fattori produttivi come l’acqua, alla drastica riduzione delle scorie tossiche di produzione e di fine uso dei prodotti. L’Associazione mette a disposizione dei propri iscritti un innovativo Laboratorio dei Materiali in partnership con l’Università Sapienza di Roma. Ogni anno la Sustainable Fashion Innovation Society organizza la Phygital Sustainability Expo, un amplificatore internazionale per le innovazioni di sostenibilità che le aziende e le confederazioni del settore moda compiono e comunicano attraverso un autorevole palco istituzionale. Il format di questo expo della sostenibilità comprende: palco istituzionale- percorso museale nei SDGs- percorso in R.A.- laboratori didattici nell’artigianato per il pubblico – Sfilata Narrata.

Nel video che vi proponiamo un riassunto della manifestazione e della Sfilata Narrata, momento atteso della manifestazione e format originale,  dove vengono descritti tutti i brand in passerella, che hanno realizzato capi sostenibili in tessuti naturali ecosostenibili come il cotone organico, come i filati innovativi realizzati a basso impatto ambientale, come le pelli conciate con il massimo dell’impegno ambientale associato al recupero degli scarti di pellami (economia circolare), come i filati artigianali tessuti a telaio in Calabria.

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