Westwood rompe le regole, donne incravattate e uomini con i tacchi

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Se c’è una cosa che Andreas Kronthaler ha ereditato dalla sua compianta moglie e musa, Vivienne Westwood, scomparsa nel 2022, è quella di non avere paura di rompere gli schemi, di sfidare le convenzioni, di andare controcorrente, di darsi la regola di non rispettare le regole. Una filosofia di vita per la regina indiscussa del punk chic, che nella Londra negli anni Settanta lanciava la sua moda anarchica dalla sua provocatoria boutique “Sex”, aperta con Malcolm McLauren, manager dei Sex Pistols. Da quella boutique partì la rivoluzione di stile che fece piazza pulita del guardaroba tradizionale. Ma Vivienne non si fermò e nel 1981, con la sua prima collezione, “Pirates” dimostrò di saperci fare anche con l’haute couture. Fedele al suo spirito ribelle, ha trasformato la moda in un’arma contro il consumismo e in un manifesto ambientale. Visionaria e impegnata la Regina del Punk ha lasciato il segno in intere generazioni.

Con la sfilata della collezione Autunno/Inverno 2025/26 presentata negli spazi del Pavillon Cambon a Parigi, Kronthaler ha dimostrato ancora una volta di aver sposato appieno la filosofia di vita di Vivienne, che applicata alla moda diventa un grido di ribellione alle convenzioni, come mostrano in passerella le modelle, tutte in giacca e cravatta, e gli uomini con le gonne e i tacchi. Tacchi che porta anche lo stilista quando esce sul finale in passerella a distribuire mimose alle signore della prima fila, ricordando ai distratti, che la sfilata è avvenuta nel giorno della Festa della Donne.

In platea, il cantante nostrano Rkomi, che ha indossato Vivienne Westwood anche nelle serate del Festival di Sanremo.
La collezione è quindi un omaggio allo stile punk di Vivienne, riletto da su marito, nell’accezione del gender-less, per un vero cambiamento.

Lo spiega lo stesso Kronthaler prima della sfilata che questo è il momento perfetto per cambiare tutto: “Il numero 19 è associato all’energia, all’espansione e ai nuovi inizi. Ti incoraggia a “raggiungere i tuoi obiettivi e a sognare in grande. I pianeti sono tutti allineati e questo non accadrà di nuovo fino a quando saremo molto vecchi. Dunque, questo è il momento per prendere decisioni e attuare dei cambiamenti, per mostrare ciò di cui siamo
capaci in modo magistrale e combattere per la felicità e la libertà. Vivienne mi ha insegnato l’amore per i capi sartoriali e la maglieria. Li abbiamo sempre resi un punto fermo di ogni
nostra collezione. Il tailoring e un’invenzione inglese; la formalità che dona e un framework per esprimere se stessi. Non c’e niente di piu sexy di un suit! Questa collezione vuole rendere onore al luogo in cui ho vissuto per piu di trent’anni, Londra. Per la prima volta, abbiamo scelto di mixare la mainline Vivienne Westwood con la linea Andreas Kronthaler.
Questo mi ricorda gli anni ’90, quando facevamo sfilare insieme la Red Label e la Gold Label”.
In pedana sono presenti l’ harris tweed in tutti i colori e i pattern, lo Scottish tartan anche per tailleur con gonna maschili, in binomio nero e giallo mimosa, e la lana Yorkshire. Lei scende le scale del Pavillon in blazer con spalle imponenti, cravatte lunghe alle ginocchia, camicie oxford, minigonne, pantaloni a righe da pirata. Ma anche abiti in tessuti leggeri che sottolineano la silhouette con gli iconici corsetti Westwood.

Tra i personaggi che hanno ispirato la collezione, Kronthaler cita Quentin Tarantino, Brigitte Bardot, Gertrud Stein, Cecil Beaton, Jerry Hall, Prince, Cary Grant, Rihanna e Vivienne Westwood of course!

(Riproduzione riservata)

 

 

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