Un Guardaroba per i fragili, da Progetto Arca con H&M

Share

Non solo pasti caldi, ma anche capi di abbigliamento, apre oggi a Roma, un nuovo servizio di sostegno alle persone fragili in difficoltà economica: è il “Guardaroba sociale” di Fondazione Progetto Arca, ospitato all’interno della Casa del Volontariato a Roma in zona Prati-Mazzini, sede del Forum Terzo Settore del Lazio e bene confiscato alla criminalità organizzata, assegnato a Roma Capitale per attività di carattere sociale.

Il nuovo spazio è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Progetto Arca con H&M Italia, che contribuisce a donare gli arredi e gli indumenti che 100 persone ogni mese – famiglie fragili in disagio economico e persone senza dimora – potranno scegliere e prendere gratuitamente, in un contesto di accoglienza e di recupero della propria dignità. Il guardaroba affianca due servizi già attivi in loco, gestiti da Progetto Arca: il market solidale per il sostegno alimentare e lo sportello di ascolto e orientamento ai servizi sul territorio. Le 100 persone che accedono al guardaroba sociale sono invitate a provare e scegliere i capi di abbigliamento e gli accessori utili di cui hanno necessità per la vita di tutti i giorni: 70 sono le persone individuate dai servizi sociali che fanno anche la spesa gratis al market solidale, a cui si aggiunge una trentina di persone fragili del territorio, come persone senza dimora o persone in difficoltà che necessitano, per esempio, di un abito per situazioni particolari come i colloqui di lavoro. Sono i volontari che accolgono le persone al guardaroba sociale e le guidano nella scelta in base al bisogno e al gusto personale.

“Il guardaroba sociale, così come il market solidale – spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca – è un luogo prima di tutto di inclusione, dove le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, ma incontrano anche i volontari che le accolgono con un sorriso, che le ascoltano nel loro momento di difficoltà di vita, instaurando relazioni importanti per un processo di reintegrazione sociale”. Il servizio così ideato supera il concetto di assistenzialismo contenuto nel kit preconfezionato di abiti, distinto solo per taglie e sesso, perché permette di osservare e scegliere, supportando così la persona nella sua individualità e restituendole dignità.

“L’impegno di Progetto Arca per promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione delle persone più fragili è in linea con i valori di H&M, ecco perché collaboriamo attivamente dal 2021 – commenta Francesca L’Abbate, Sustainability Manager H&M Italia -. A seguito della realizzazione del primo guardaroba sociale a Milano, siamo entusiasti di poter offrire il nostro supporto anche a Roma, in previsione di estendere questo servizio anche ad altre città italiane nel corso di quest’anno. Sostenere questo il progetto ci consente di essere parte attiva nello sviluppo delle comunità in cui siamo presenti, ma anche di promuovere la circolarità e la sostenibilità, attraverso la donazione di arredi e abiti, che grazie a Fondazione Progetto Arca troveranno una nuova vita”.

“Siamo contenti di inaugurare anche a Roma, dopo Milano – sostiene l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale  Barbara Funari – il guardaroba sociale in uno spazio di proprietà di Roma Capitale confiscato alla mafia. Tre servizi in un’unica sede per persone che si trovano in difficoltà: abiti nuovi, beni alimentari e orientamento al lavoro. Un’iniziativa importante non solo per offrire aiuti pratici, ma anche per favorire un miglioramento della qualità della vita con la possibilità di accesso a vestiti nuovi, utili per restituire dignità umana e per creare più occasioni di partecipazione alla vita sociale”.

Fondazione Progetto Arca a Roma – Progetto Arca opera da 30 anni a livello nazionale per fornire un aiuto concreto a chi vive in stato di indigenza ed esclusione sociale. A Roma la fondazione lavora in rete con numerosi enti e con le istituzioni di Roma Capitale per diversi servizi. L’housing sociale prevede l’accoglienza in 5 appartamenti di 23 ospiti in tutto. L’ultimo avviato in termini di tempo è Casa Arca degli Esposti (Municipio XIV), condominio sociale per senzatetto sorto in un immobile confiscato alla criminalità organizzata, dove sono avviati anche progetti di reinserimento nel mondo del lavoro.

Per l’assistenza in strada e il sostegno alimentare delle persone senza dimora, è attiva l’Unità di strada con la Cucina mobile, foodtruck itinerante che distribuisce 500 pasti caldi ogni settimana, più 700 colazioni e merende, in diverse zone della città (nei Municipi I e XV). Avviato inoltre dallo scorso anno un market solidale, che permette a 70 persone ogni mese di fare la spesa gratis, e uno sportello di ascolto per il sostegno di famiglie indigenti. Tutti i servizi prevedono il coinvolgimento di operatori specializzati e di volontari, 100 solo a Roma. In 30 anni, Progetto Arca ha raggiunto oltre 435mila beneficiari, di cui l’88% in Italia; ha dispensato 23.775.000 di pasti e accolto 108.010 persone, di cui il 77% ha concluso il percorso con esito positivo. Nell’ultimo anno Progetto Arca ha dato aiuto a 40.274 persone, di cui 3.888 accolte, e ha distribuito 3.689.327 pasti.

(Riproduzione riservata)

Per saperne di più

Potrebbe Interessarti