Per la sua riflessione sul lavoro femminile Miuccia Prada parte da un indumento simbolo del lavoro femminile, il grembiule, che riletto dalla stilista diventa il protagonista della nuova collezione Miu Miu per la Primavera/Estate 2026. E’ quasi una provocazione quella di Miuccia Prada, se sei pensa alle conquiste delle donne nel campo del lavoro, alle barriere di pregiudizi abbattute finora e a quanta strada c’è ancora da percorrere per arrivare a una vera parità di diritti nel mondo del lavoro con gli uomini. Ma parlarne del grembiule, la più umile delle divise da lavoro, significa portare ancora una volta al centro un tema sociale.
Da Miu Miu il grembiule è al centro della collezione e viene addirittura nobilitato. Negli spazi del Palais d’Iéna, anche i tavoli di formica dell’allestimento alludono all’immaginario domestico. L’uniforme però è qui perchè richiede una verifica sull’emancipazione femminile. La lettura del messaggio è affidata all’accostamento dei materiali da lavoro a quelli della sartoria, come drill e pelle che incontrano tessuti femminili come cloqué di seta e pizzi ricamati. Le rouches perdono la funzione frivola per diventare elementi di struttura, scivolando anche nel maschile destabilizzando i confini di genere. Il grembiule si allunga in abito, si accorcia in mini dress, si abbina alle gonne dritte e ai pantaloni.
“Le citazioni a Dorothea Lange e Helga Paris – commenta Miuccia Prada – spostano il discorso sul lavoro come sforzo, come gesto di cura e d’amore, come strumento d’indipendenza. Poi c’è il film di Louis Malle Humain, trop Humain (1974). Il diario di una cameriera di Luis Buñuel (1964). Malle filmò nella fabbrica Citroën di Rennes nel 1972, una vera finestra sulle vite delle donne”.
Anche in passerella il cast mischia modelli e modelle professioniste ad attrici e attori, musiciste, registe, coreografe come Milla Jovovich, Suzanne Lindon, Richard E. Grant, Anya Chalotra, Florentina Holzinger, Celia Rowlson-Hall a Phew, Michella Bredahl, Hailey Gates, Sateen Besson.
Parte dei materiali utilizzati per gli allestimenti della sfilata troverà nuova vita dopo l’evento grazie a LA RÉSERVE DES ARTS. Un’associazione senza scopo di lucro che sostiene il settore culturale e creativo nello sviluppo dell’economia circolare e solidale e che offre servizi di raccolta, recupero e ricircolo di tutti i tipi di materiali provenienti dalle varie attività creative del settore culturale.
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