Chanel a Villa Medici presenta in anteprima in Italia il film Adam’s sake

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Per il quarto anno consecutivo, Chanel sostiene il Villa Medici Film Festival, la rassegna cinematografica che si svolge nella sede dell’Accademia di Francia a Roma. Fondato nel 2021 per celebrare il rapporto tra arte contemporanea e cinema, il festival si svolge quest’anno dal 10 al 14 settembre.
Partecipare a questo evento riflette il continuo legame di Chanel con la creazione cinematografica e in particolare con il cinema italiano, avviato all’inizio del XX secolo dalla stessa Gabrielle Chanel. La couturière ha stretto amicizie creative con i maggiori registi del suo tempo e ha vestito attrici sia sullo schermo che nella vita reale, tra cui Romy Schneider ne “Il lavoro” di Luchino Visconti, la terza parte del film “Boccaccio” ’70, così come Jeanne Moreau e Monica Vitti ne “La Notte” di Michelangelo Antonioni.
L’11 settembre è stato presentato a Villa Medici il film Adam’s Sake (o Adam’s Interest), regia di Laura Wendel con l’ambasciatrice Chanel Anamaria Vartolomei nel ruolo di co-protagonista come madre di Adam, bimbo malato e malnutrito, accanto a Léa Drucker che è l’infermiera dal volto umano dell’ospedale pediatrico dov’è ricoverato Adam, che si prende cura del piccolo malato e di sua madre, oltre le sue competenze.

La proiezione del film è stata preceduta da un cocktail di benvenuto a cui hanno partecipato i membri della giuria del Festival, gli ospiti della villa e personalità dell’industria cinematografica. A seguire la proiezione del film in anteprima per l’Italia preceduta dalla presentazione della regista del film Laura Wendel e dal saluto dell’attrice Anamaria Vartolomei.

Il legame di Chanel con il cinema è di vecchia data. Fin dall’inizio della sua carriera, Gabrielle Chanel ha forgiato un legame indissolubile con questa forma d’arte, nata più o meno nello stesso periodo della sua. In linea con il suo vocabolario di moda e sinonimo di modernità, il cinema incarna perfettamente movimento, audacia e sogni della celebre couturier. Nel 1931, quando Coco si recò a Hollywood su richiesta del produttore americano Samuel Goldwyn per vestire Gloria Swanson e altre attrici, capì subito come la moda potesse raggiungere tutte le donne attraverso il cinema. Amica e mecenate di grandi registi – Jean Cocteau, Luchino Visconti, Louis Malle e Alain Resnais, tra gli altri – vestì attrici da Romy Schneider e Jeanne Moreau a Delphine Seyrig, sia sullo schermo che nella vita reale.
Sotto l’impulso di Karl Lagerfeld e Virginie Viard, la maison accrebbe ulteriormente il suo impegno per la settima arte. Fedele agli artisti con cui collabora, Chanel li sostiene durante la loro carriera, coltivando al contempo il rapporto con le attrici, dai grandi nomi del cinema internazionale agli attori e registi emergenti.

Nel pieno rispetto del processo artistico, la maison s’ impegna a garantire la libertà e l’individualità di ogni progetto, che si tratti di costumi, supporto alla produzione o accompagnamento al lancio di un film. Questo impegno a lungo termine si manifesta in molti modi, dal supporto a festival, istituzioni e cerimonie iconiche al restauro di capolavori affinché la storia del cinema venga tramandata. Tra queste iniziative, il Premio André Bazin assegnato da Les Cahiers du Cinéma – creato nel 2022 dalla rivista per premiare e valorizzare registi emergenti e il loro primo lungometraggio – così come il programma Chanel & Cinema – Tokyo Lights, con il patrocinio del regista Hirokazu Koreeda, che accompagna l’emergere di una nuova generazione di registi giapponesi.

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