La Regina di Francia Maria Antonietta ha plasmato non solo la moda, il design, gli interni, i giardini, le belle arti e le arti decorative del suo tempo, il XVIII secolo, ma ha continuato a esercitare la sua influenza per oltre due secoli sulle arti grafiche e decorative, sulla moda, sulla fotografia e sul cinema. Maria Antonietta, nota per il suo gusto sofisticato, non inventò la moda nel senso di creare ex novo dei capi di abbigliamento, ma piuttosto rivoluzionò il modo in cui la moda veniva percepita e diffusa, dettando tendenze e stili che ebbero un impatto significativo sulla corte francese e oltre. Insomma è stata un’antesignana delle contemporanee influencer.
Addirittura, con la complicità della sua fidata sarta di corte, Rose Bertin, inventò una bambola con le sue fattezze, vestita come lei, una sorta di Barbie di quei tempi. Queste bambole duplicate in tanti pezzi, si chiamavano le “Pandora” e venivano inviate in giro per l’Europa per diffondere il nuovo stile della regina. Insomma, la sovrana di Francia inventò anche il marketing.
La liana degli abiti femminili settecenteschi cambiò perchè lei introdusse le tournure e i paniers: una struttura, la prima, che messa sotto la gonna dava volume ai fianchi, mentre i paniers, erano strutture più ampie che davano forma alla gonna, sostituendo le precedenti forme più rigide.
Il parrucchiere di corte, Léonard, creò per Maria Antonietta le famose acconciature alte e elaborate, come il “tup“, che diventarono un simbolo del suo stile, aggiungendo decorazioni come piume di uccelli, fiocchi e gioielli.
Maria Antonietta divenne un’icona di stile e il suo gusto influenzò le corti europee, rendendo Versailles un centro di moda e contribuendo a diffondere lo stile rococò.
In sintesi, Maria Antonietta non fu un’innovatrice nel senso stretto della parola, ma la sua influenza culturale e il suo gusto personale la resero una figura chiave nella storia della moda, in grado di dettare tendenze e influenzare lo stile di un’intera epoca.
Alla Regina di Francia Maria Antonietta, il Victoria & Albert Museum di Londra dedica la prima mostra che il Regno Unito dedica alla sovrana più alla moda che la storia abbia finora conosciuto. S’intitola infatti “Marie Antoinette Style”, la grande esposizione sponsorizzata dalla griffe di calzature Manolo Blahnik – che tra l’altro realizzò un modello di scarpe indossate da Kirsten Dunst nei panni della regina fashionista nel cult-movie premio Oscar “Maria Antonietta”, di Sofia Coppola, esposte con i costumi del film nella mostra – in programma dal 20 settembre al 22 marzo 2026 nel prestigioso museo londinese.
“Marie Antoinette Style” comprenderà 250 oggetti, tra cui abiti, gioielli e oggetti appartenuti alla sovrana di Francia, compresi alcuni prestiti eccezionali mai visti prima al di fuori di Versailles e della Francia. Saranno esposti rari oggetti personali appartenuti e indossati da Maria Antonietta, tra cui le pantofole di seta della regina, la sua sedia, collane bracciali e orecchini della sua collezione privata, frammenti decorati di abiti di corte. E ancora altri oggetti rari che non hanno mai lasciato la Reggia di Versailles o la Francia prima d’ora, tra questi anche il servizio da tavola della regina dal Petit Trianon, i suoi accessori e gli oggetti intimi dalla sua trousse. La mostra presenterà anche abiti della nostra epoca ispirati alla celebre sovrana, tra cui quelli di alta moda realizzati da maison come Moschino, Dior, Chanel, Erdem, Vivienne Westwood e Valentino. Ma anche costumi realizzati per il grande schermo, come quello per il film di Sofia Coppola.
Attraverso messe in scena teatrali ed esperienze sensoriali, lo stile eccessivo, sontuoso e femminile prenderà vita e preparerà il terreno per oltre 250 anni di stile reinventato più e più volte. Un’esperienza olfattiva ricreerà i profumi di corte e il profumo preferito dalla Regina stessa.
“Il nome di Maria Antonietta, la regina più alla moda – spiega Sarah Grant, curatrice della mostra – scrutata e controversa della storia, evoca sia visioni di eccesso che oggetti e interni di grande bellezza. L’arciduchessa austriaca, divenuta regina di Francia, ebbe un enorme impatto sul gusto e sulla moda europea del suo tempo, creando uno stile distintivo che oggi gode di un fascino e di un’applicazione universali. Questa mostra esplora quello stile e la figura al suo centro, attraverso una serie di squisiti oggetti appartenuti a Maria Antonietta, insieme ai più bei pezzi pregiati e decorativi che la sua eredità abbia ispirato. Questa è l’eredità stilistica di una celebrità della prima età moderna e la storia di una donna il cui potere di affascinare non è mai svanito. La storia di Maria Antonietta è stata raccontata e riproposta da ogni generazione successiva per i propri scopi. La rara combinazione di glamour, spettacolo e tragedia che presenta rimane inebriante oggi come lo era nel XVIII secolo”.
La mostra si divide in quattro sezioni. Presentata cronologicamente, la prima sezione della mostra inizierà nel 1770 e terminerà con l’esecuzione di Maria Antonietta nel 1793. “Marie Antoinette: Le origini di uno stile” illustrerà la vita di Maria Antonietta e racconterà la storia degli inizi dello stile da lei forgiato e plasmato. Saranno esposti pezzi chiave di arredamento, abiti, gioielli, porcellane e strumenti musicali provenienti dalla sua corte, e svelerà i suoi ruoli e interessi come regina consorte. Si prenderà in esame il modo in cui abbracciò alcuni aspetti del pensiero illuminista, attraverso il suo approccio alla maternità e all’infanzia e il sostegno alle nuove tecnologie. Si affronterà anche il mito del “che mangino brioche” e la creazione di miti che circondano la regina ancora oggi, attingendo a recenti ricerche sulle donne della prima età moderna, sulla regalità e sulla celebrità.
Tra i pezzi forti di questa sezione figura una replica della collana di diamanti Boehmer e Bassenge, risalente all’affare delle collane di diamanti del 1784-85, commissionata per Madame du Barry nel 1772. La collana originale fu notoriamente rubata, smembrata e venduta in Bond Street e la replica sarà esposta accanto alla collana di diamanti Sutherland della collezione del Victoria and Albert Museum, che si ritiene sia stata realizzata con i diamanti originali. Questa sezione esporrà anche prestiti eccezionalmente rari, mai usciti da Versailles o dalla Francia prima d’ora, tra cui effetti personali come il servizio da tavola della regina dal Petit Trianon, i suoi accessori e oggetti della sua trousse. Altri oggetti personali includono la poltrona della regina, proveniente dalla collezione del V&A, con il monogramma di Maria Antonietta e una jatte téton/bol sein o “coppa per il seno” – una delle quattro del servizio da latte di Sèvres Rambouillet della regina, consegnato nel 1787 – che ha portato alla persistente, seppur errata, convinzione che fosse stata modellata sul seno della regina stessa, ispirando esempi moderni. Infine, questa sezione include l’ultima nota scritta da Maria Antonietta prima di morire, su una pagina bianca del suo libro di preghiere.
La seconda sezione della mostra, “Marie Antoinette Memorialised: The Birth of a Style Cult”, esplora la rinascita dello stile di Maria Antonietta a metà del XIX secolo (1800-1890), sotto l’impulso dell’imperatrice Eugenia. Una visione romantica e sentimentale della regina prese piede e un’ondata fenomenale di interesse continuò per tutto il secolo, raggiungendo nuovamente il culmine negli anni 1880 e 1890. Elementi dello stile di Maria Antonietta divennero lo stile “francese” o “French Revival”, lo stile dominante in Gran Bretagna e Nord America per oltre cinquant’anni. I collezionisti inglesi cercarono di acquisire oggetti, mobili e cimeli associati alla regina e si formarono importanti collezioni di arte francese del XVIII secolo. Tra gli oggetti di spicco si annoverano costumi di Worth e di altri stilisti e fotografie di Eugène Atget e Francis Frith.
Maria Antonietta: Incanto e Illusione – la terza sezione della mostra si concentra sulla fine del XIX secolo, quando lo stile di Maria Antonietta entrò in una nuova fase di fantasia, magia e fiabe. L’immagine della regina divenne l’incarnazione dell’evasione e della bellezza, così come della decadenza e della dissolutezza. Oggetti e opere d’arte illustreranno questa narrazione in evoluzione attraverso i periodi Art Nouveau e Art Déco, inclusi gli abiti da sera di stilisti come Jeanne Lanvin e le Sorelle Boué, insieme a luminose illustrazioni ad acquerello degli illustratori dell’Età dell’Oro Erté, George Barbier ed Edmund Dulac.
Infine, in “Marie Antoinette Re-Styled”, la sezione finale prenderà in considerazione l’eredità moderna e contemporanea dello stile di Maria Antonietta dal XX secolo a oggi, nella moda, nello spettacolo e nella cultura pop. Capi haute couture di stilisti come Moschino, Dior, Chanel, Erdem, Vivienne Westwood e Valentino, insieme a fotografie di Tim Walker e Robert Polidori, metteranno in luce la continua influenza di Maria Antonietta sulla moda a livello globale. Costumi, accessori, film e fotogrammi daranno vita all’eredità duratura della regina in film, spettacoli teatrali e persino video musicali, inclusi look e scarpe disegnate da Manolo Blahnik dal film di Sofia Coppola, vincitore del premio Oscar, Marie Antoinette, e look ispirati a Marie Antoinette di altri artisti che traggono ispirazione dallo stile distintivo della regina. L’artista Beth Katleman e lo stilista Victor Glemaud presenteranno anche opere contemporanee ispirate a elementi dello stile e del periodo senza tempo di Maria Antonietta.
Marie Antoinette Style è sponsorizzato da Manolo Blahnik, con il supporto di Kathryn Uhde.
La mostra “Marie Antoinette Style” è in programma al Victoria & Albert Museum di Londra, dal 20 settembre 2025 al 22 marzo 2026.
Il V&A è una famiglia di musei dedicati al potere della creatività. La nostra missione è quella di sostenere il design e la creatività in tutte le sue forme, promuovere la conoscenza culturale e ispirare creatori, creatori e innovatori in tutto il mondo.
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ABOUT MANOLO BLAHNIK
Con una carriera lunga oltre 50 anni, Manolo Blahnik è uno degli stilisti di calzature e accessori più influenti al mondo. Le sue scarpe e la sua maestria artigianale hanno incantato un pubblico internazionale di fedeli e adoranti fan. Nel 2019, Blahnik ha acquisito un proprio atelier e stabilimento produttivo a Vigevano, Pavia.
Manolo Blahnik vanta una consolidata presenza retail globale in 30 paesi, tra cui una boutique monomarca sull’iconica Madison Avenue a New York. Il marchio è disponibile in oltre 270 tra i principali rivenditori di lusso al mondo, in Europa, Nord America, Asia e Australia. Oltre alla sua presenza retail internazionale, Manolo Blahnik gestisce una piattaforma e-commerce globale all’indirizzo www.manoloblahnik.com, offrendo ai clienti di tutto il mondo l’accesso alle sue collezioni.
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