Sfila Fendi, compie 100 anni di lusso ma guarda al futuro

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Dal flashback di ricordi al futuro, nel creare la nuova collezione Fall/Winter 2025/26 Silvia Venturini Fendi, direttrice creativa delle linee Uomo e Accessori (Kim Jones ha lasciato la direzione creativa delle linee Donna e Haute Couture nell’autunno 2024), ha attivato ricordi giocosi e profondi, celebrando 5 generazioni e 100 anni della maison fondata a Roma dai suoi nonni, Edoardo Fendi e Adele Casagrande Fendi, nel 1925.

“Fendi mi ricorda il futuro”, ha affermato la stilista, mentre la sfilata della collezione Donna e Uomo Autunno/Inverno 2025-2026 ha inaugurato l’anno del centenario. “Non volevo passare troppo tempo a soffermarmi sugli archivi fisici. Per me, Fendi 100 riguarda di più i miei ricordi personali, reali o immaginari, di cosa era Fendi e cosa Fendi significa oggi”. Messaggio chiarissimo, come dire, con questo anniversario ricordate che io sono sempre una Fendi e la moda è nel mio dna (ndr).

Per la sfilata il nuovo Spazio Fendi a Milano in via dei Solari diventa un miraggio: rivisita gli storici saloni della boutique e dell’atelier Fendi in Via Borgognona a Roma dove le 5 sorelle Fendi, Alda, Anna, Carla, Franca e Paola, lavoravano e si divertivano. Attraverso le sue doppie porte rivestite in legno, un mondo di tappeti lussuosi, divani e lampadari ospitava i clienti di alta sartoria di giorno e il jet set scintillante di Cinecittà di notte. Segreti e storie venivano tramandati di generazione in generazione mentre il senso elevato di glamour, ora sinonimo di Fendi, scorreva liberamente.

Ad assistere alla sfilata un parterre de roi: le attrici americane Sarah Jessica Parker ed Elizabeth Olsen, l’attore Matt Bomer e le star internazionali della serie tv “Emily in Paris”, Ashley Park e Philippine Leroy-Beaulieu. Insieme a loro l’attrice britannica Naomi Ackie, le dive e gli attori italiani Miriam LeoneVittoria PucciniAlessandro Preziosi e Alessandro Bedetti, insieme al regista e Friend of the House Luca GuadagninoA loro si sono uniti i cantanti americani Sean Paul ed Hailee Steinfeld e Jade Thirlwall, icona britannica della musica, insieme alla pop-star spagnola Aitana. Tra gli ospiti, erano presenti anche i cantanti italiani Marco Mengoni e Rose Villain, insieme ai rapper Lazza e Tony Effe. In prima fila anche la socialite francese Zita d’Hauteville, la top model Bianca Balti, insieme ad icone di stile come Heart Evangelista e Pia Jauncey.

Nata come fornitore di stole e borse pregiate, la storia delle origini di Fendi è stata rivisitata da Silvia Venturini Fendi, che ha riflettuto su un secolo della maison. La collezione irradia idee nuove, l’ironia si mescola alla sobrietà e la sensualità è instillata con rigore romano. Gli abiti diventano personaggi e i personaggi diventano i loro abiti, poiché le collezioni donna e uomo sono intrecciate a tradizioni sartoriali e interpretazioni sovversive del lusso. Fin dall’outfit di apertura della sfilata, le texture primordiali ingannano l’occhio. Un cappotto svasato è indossato come un abito, con il collo alto e la vita stretta da una cintura dorata. Un tempo riservate solo alle pellicce più nobili, qui le tecniche di intarsio, nido d’ape e patchwork gheronato sono applicate a montoni che assomigliano a volpe, visone e zibellino, ma non lo sono. Il concetto continua mentre la clessidra, un cenno all’infinito, si manifesta in gonne di raso balza, giacche a corolla con balze e maniche arrotondate. Abiti in maglia plissettata marmorizzata e a coste si dissolvono in orli a lattuga arricciata, patchwork di pelle di anguilla e agnello si allargano in gonne a trapezio a chevron e cappotti maschili tagliati a vivo avvolgono con una martingala nascosta per un effetto operistico.

Tutto in un crescendo di colori che riporta alle tonalità di Roma al tramonto, al color alloro, al verde foresta, alla grafite, al cioccolato e al blu petrolio, alle tonalità ardenti dei suoi tramonti eterni in cannella e terracotta, gomma da masticare, latticello, scarlatto e rosa antico.

Considerando 100 anni di stile, la maestria della sartoria Fendi raggiunge il suo apice nei blazer con maniche a bracciale e nei pantaloni a zampa di elefante, mentre i cappotti in lana cotta sono decostruiti con un prominente revers in raso. I trench, un’ode al power-dressing italiano, sono tagliati grandi in pelle di agnello o con un collo a sciarpa in taffetà plissettato, mentre i caban da uomo appaiono in tonalità polverose di lana compatta. Su donne e uomini, la stola in montone Fendi è stratificata come un colletto sartoriale su cardigan; preziosi gli abiti lingerie o la camicetta in georgette, ma anche il cappotto che si mette  con la facilità di uno scialle. Altrove, la lavorazione della pelle degli atelier Fendi trionfa in un paio di cappotti Selleria svasati in pelle di cervo reversibile e suede e abbaglianti cappotti Op-Art rifiniti non in stampa, ma come morbidi intarsi geometrici.

Il fascino delle serate romane continua nei giochi di opaco e lucido, dalle gonne di raso trapuntate a onde e duchesse drappeggiate come maniche da vescovo, ai ricami di specchi e cristalli sparsi su bouclé a quadri. Il pizzo chantilly interpreta la battaglia dei sessi incrostato in un twinset di cashmere o in una sottoveste gessata da uomo, mentre una frangia di tulle e paillettes a forma di unghie incornicia un trittico di completi da sera in un millefoglie di lavorazioni Fendi, sempre opulenti, ma leggeri come l’aria.

La collezione di accessori Fendi è un caleidoscopio di colori e rivisita i tratti distintivi della maison con un brio retro-futurista. La nuova borsa Fendi Giano è un modello “clic-clac” a forma di luna che si trasforma da pochette a borsa a tracolla in vitello bicolore rifinita con l’emblema dello scoiattolo Fendi e il ritratto di Giano sui lati opposti.

Lanciata nel 2005, la borsa Fendi Spy Bag torna decostruita con un manico ritorto in toni sorbetto di shearling, unendosi alla Peekaboo e alla Baguette come icona perpetua della maison.

Intarsi in shearling, paillettes disco e tecniche di pelle scamosciata scanalata reinventano la Mamma Baguette e la Peekaboo Soft, design spettacolari ma tattili, mentre un’abbagliante Baguette è al centro della scena con ricami leopardati o specchiati.

Per gli uomini, il nuovo borsone morbido con cerniera Fendi Lui appare accanto a una morbida hobo in Cuoio Romano con hardware in metallo con logo FF. Sparsi ovunque, i personaggi Fendi Maxi Charm sono realizzati in tessuti Fendi riciclati, che combinano artigianalità e circolarità creativa.
Ai piedi, stivali trompe l’oeil e pantofole peep-toe in raso e anguilla giocano con una zeppa sottile o un tacco a uncino rifinito con un lampo di metallo lucido, mentre gli stivali da deserto da uomo sono tagliati in shearling selvaggio e morbida pelle di agnello.

Disegnata da Delfina Delettrez Fendi, la nuova collezione di gioielli brilla con texture simili a pelliccia, dai collari a catena a serpente e bracciali en tremblant agli orecchini a lampadario “fountain”, pendenti a forma di obelisco in argento sterling e collane a catena a palline FF per uomo.

Curiosit.

L’invito alla sfilata di Fendi aveva la forma di un album fotografico passe-partout piegato a fisarmonica e rilegato in Cuoio Romano punto Selleria, contenente una serie di fotografie dal 1964 al 1977. Dai ritratti d’infanzia di Silvia Venturini Fendi agli scorci della prima collezione di Karl Lagerfeld del 1966, la curatela spontanea dipinge un quadro degli inizi dell’età dell’oro di Fendi.

La sfilata si è aperta con Dardo e Tazio, figli gemelli di 7 anni di Delfina Delettrez Fendi e Nico Vascellari, che hanno aperto le porte di legno per rivelare le modelle e dare inizio allo spettacolo. Ognuno di loro indossa una replica di un completo equestre disegnato da Karl Lagerfeld e indossato da una Silvia Venturini Fendi di 7 anni nel 1967.

La colonna sonora della sfilata era di Michel Gaubert, e si dipanava in frammenti sonori di grande importanza, da “Never, Never Gonna Give Ya Up” di Barry White (1973) alle note di Ornella Vanoni, Mina, Patty Pravo e Franco Battiato.

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