Muse Sciamane è il titolo del nuovo romanzo di Alessandra Iannotta, avvocatessa, poetessa e scrittrice, che tenta di abbattere i confini tra mondo animale e quello umano, tra presente e futuro, tra sacro e terreno.
In una presentazione a Roma, l’autrice spiega il perché del titolo del romanzo.
“Il titolo e la copertina – rivela Alessandra Iannotta – sono assolutamente importanti. Muse perché questo romanzo è intriso di poesia e allora mi sembrava d’obbligo richiamare queste figure divine che proteggevano le arti, che permettono al poeta di far scivolare la penna nella poesia, di cui abbiamo davvero bisogno. Parafrasando la nota frase “la bellezza salverà il mondo”, io sono convinta che la poesia salverà il mondo, il poeta ha la grande capacità di vedere oltre il reale. Tu trasformi il mondo facendoci vedere oltre il reale. Chi ammira l’opera d’arte è in sintonia con chi l’ha realizzata. Sciamane perché erano donne guaritrici e possono guarire anche le ferite più profonde. Mai come oggi il lettore può provare leggerezza leggendo un libro scritto da un poeta”.
“Anche la copertina – prosegue l’autrice – parla e racconta del libro. Ci sono delle figure femminili e tre animali, la tigre, il lupo e la tartaruga. Io ho immaginato il mondo animale comunicare con il mondo umano. Dopo una danza degli animali attorno a un fuoco sacro, la protagonista, la piccola Asha, che è la stessa eroina del mio romanzo precedente Gli occhi di Asha (2029), è pronta per reincarnarsi in 13 vite diverse. In queste vite rincontreremo gli animali sacri, e anche la libellula e l’aquila. Poi attraverso la danza ecco le sciamane che potranno guarire le ferite dell’anima. Tutte queste vite non hanno una collocazione temporale tranne la prima che nasce nel 1500 a Palermo. Tutte queste vite torneranno tra la Sicilia e l’India. Asha nata in India arriverà a Palermo dove sarà accolta da una famiglia ed intreccerà una storia d’amore impossibile con il capitano delle guardie della temutissima inquisizione spagnola. Nell’ultima vita Asha riuscirà a a chiudere il cerchio delle sue precedenti esistenze con conquistata consapevolezza, nell’India dove era nata per la prima volta”.
Pubblicato con Amazon, il libro affronta una storia che si svolge in uno spazio al di là del tempo, dalle fiamme del sacro Fuoco, che vede alcuni animali danzare tra di loro. Sono un lupo, una tigre e una tartaruga, animali densi di un simbolismo che li vede protagonisti Dopo rumori assordanti, gridi convulsi, lente ninne nanne e vortici di vento finalmente la terra acquista forma, l’acqua copre tutto, il silenzio placa ogni rumore. Asha, in cui abiterà lo spirito di uno degli animali danzanti, la tigre, vivrà un tempo scandito da tredici vite, in ogni vita cambierà nome, e rincontrerà, sotto sembianze umane, tutti gli animali danzanti.
Alessandra Iannotta ha già pubblicato Sangria e Grippiade (2015) Gli occhi di Asha (2019) Panni al vento (2020) Come panni al vento (2022) La Fabbrica di Iolanda (2022). Ha concorso al Premio Strega Poesia 2023.
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