MM6 Maison Margiela seconda linea del marchio presenta la sfilata della collezione co-ed Primavera/Estate 2025 a La Pelota, al ritmo di musica techno. Come in un rave party modelli e modelle indossano le creazioni per la prossima stagione: pantaloni sfilacciati su tutta la lunghezza della gamba, pantaloni glitterati, blazer sartoriali, costumi da bagno in sostituzione della biancheria a soluzioni semplici come trasformare una busta di plastica in un top. La disinvoltura permea l’atteggiamento. Vengono trasmessi suggerimenti su come realizzare certe cose a casa: modellare un top con un sacchetto di plastica, per esempio; un nodo su una T-shirt, sovra dipingendo un paio di jeans.
Essenziale e tuttavia sempre easy, la silhouette si presenta in proporzioni leggermente non convenzionali. I toni lavati, la quotidianità, la riproduzione di capi trovati, il cut-through e la sensualità sono gli stessi, così come la volontà di permettere a chi le indossa di interpretare le cose come si sente. Abiti, stivali da cowboy e gli iconici stivali Dr. Martens 1460 a 8 occhielli -sono reinterpretate con il trattamento verniciato bianco. Una stampa emblematica è la riproduzione del messaggio originale sull’AIDS, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. La storia e gli archivi della maison tornano ad essere un territorio di esplorazione, con idee e soluzioni che vengono prese e rimescolate per far combaciare il qui e ora. Intrisa di sensualità, questa collezione è un esercizio di moda attraverso ogni singolo pezzo. Il calore è trasmesso dagli abiti nei toni del bianco così come dall’ambiente: soffitti bassi e musica abbagliante che fa sudare. Un approccio diretto alla creazione del guardaroba che punta alla pragmaticità e schiettezza del vestire.
Gli accessori sono: pochette a bracciale, grandi borsette con fibbia, occhiali da sole protettivi. Grandi cinture si stringono e mettono in risalto il punto vita. Iconici stivali Dr. Martens e cowboy boots si scrostano dalle pennellate di vernice bianca.
Nel parterre Asia Argento, Rosa Chemical e l’artista statunitense Normani.
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