La forza del colore, la mostra di Roberto Capucci a Villa Pisani

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La mostra “La forza del colore. Roberto Capucci a Villa Pisani”, in programma nella dimora settecentesca a Stra, dal 17 maggio al 2 novembre, è un evento straordinario, pensato per rendere omaggio alla carriera di Roberto Capucci, uno dei più celebrati stilisti italiani, conosciuto per le sue creazioni, i suoi abiti-scultura,  dove il tessuto viene plasmato e scolpito come nelle opere d’arte. La mostra, che comprende venti abiti, una settantina fra disegni, schizzi e fotografie d’epoca esplora il connubio tra la sua visione artistica e gli spazi storici di Villa Pisani, a Stra. Unendo la moda alla storia, l’esposizione esalta il legame tra le sue creazioni sculto-ree e gli ambienti di grande suggestione della monumentale residenza fondata dalla famiglia Pisani nella prima metà del XVIII secolo. Si avvia così un dialogo nuovo e suggestivo, che cattura l’attenzione a partire dall’elemento che forse più degli altri ha caratterizzato da sempre le creazioni di Capucci: il colore.
Le opere di Capucci, che vanno oltre la concezione tradizionale di abito, sono vere e proprie sculture indossabili. Ogni sua creazione è concepita come un’opera d’arte tridimensionale, con linee, volumi e strutture complessi che s’impongono quali “sculture in tessuto” o “sculture in movimento”. Questi capolavori non solo raccontano la maestria e l’ingegno di Capucci, ma diventano anche veicolo di emozioni.
L’introduzione di questi capi unici nelle stanze di Villa Pisani avviene nel segno di un incontro eccezionale: gli ambienti della Villa con la loro carica estetica diventano il contesto ideale per accogliere le creazioni di Capucci, nel segno di un connubio che fonde l’eleganza della moda con la monumentalità degli spazi storici, in una sintesi sorprendente.

La mostra rappresenta quindi una duplice opportunità. Da un lato, offre la possibilità di immergersi nell’universo creativo di Roberto Capucci, uno dei pionieri della moda contemporanea, che ha saputo trasformare l’abito da semplice indumento a opera d’arte. Dall’altro lato, rappresenta un invito a scoprire e apprezzare la bellezza storica di Villa Pisani sotto nuove prospettive. Attraverso questa esposizione, gli ambienti della Villa vengono in un certo senso riplasmati dalle sculture di Capucci, generatrici di spazio e di dinamismo cromatico capaci di fondersi armoniosamente con le decorazioni e le architetture della Pisani. Ogni abito diventa una struttura che s’innalza, si espande, si modella, proprio come un edificio che cresce nello spazio, interagendo con le sue linee, la sua luce e i suoi volumi. La presenza degli abiti nelle sale storiche suggerisce una visione di fusione tra il movimento e la staticità, tra il dinamismo della moda e la solidità dell’architettura. In questo scenario, l’interazione tra capolavori sartoriali e spazi storici apre una riflessione sulla natura della bellezza e sulla sua evoluzione. L’arte di Capucci, che gioca con forme scultoree e geometrie audaci, si fa ponte tra passato e presente, dimostrando che la moda non è solo tendenza, ma una fondamentale for-ma di espressione artistica e culturale.
Punto di partenza di questo dialogo è l’abito da nozze di Capucci ispirato ai colori del Tiepolo: con un corteo di altri quattro pezzi, esso sarà collocato nel cuore del grande Salone da Ballo, sotto lo straordinario cielo affrescato di uno dei maggiori capolavori dell’ariosa e luminosa pittura del XVIII secolo, l’Apoteosi della famiglia Pisani, apice della pittura di soffitto di Giambattista Tiepolo. Su questo abito converge un percorso espositivo articolato tra piano terra e pia-no nobile del complesso museale di Stra.
Le tre sale espositive del piano terreno offrono tre importanti focus dedicati al colore nel la-voro di Capucci mentre negli anti-saloni sud e nord del piano nobile – quasi un contrappunto al corteo di abiti del Salone del Tiepolo – una selezione di disegni del maestro e materiale fotografico d’archivio permette di gettare uno sguardo sul processo creativo del grande stilista.
La mostra, curata da Enrico e Paolo Alvise Minio della Fondazione Capucci e da Francesco Trentini, è promossa dalla direzione regionale Musei Nazionali Veneto – Museo Nazionale di Villa Pisani in collaborazione con Suazes e la Fondazione Roberto Capucci.
Il progetto è realizzato dal Museo Nazionale di Villa Pisani con Suazes che lo scorso anno, negli stessi spazi ha organizzato una mostra dedicata al lavoro del fotografo Federico Garolla.

(Riproduzione riservata)

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