L’esordio di Matthieu Blazy alla direzione creativa di Chanel, con la sfilata della collezione primavera/Estate che si è svolta al Grand Palais, allestito per l’occasione come fosse stato uno scorcio di universo, una galassia fatta di pianeti e stelle sospese sulla passerella, ha chiuso in bellezza la fashion week parigina del pret à porter, mostrando quello che gli addetti ai lavori si aspettavano dallo stilista franco-belga, ex direttore creativo di Bottega Veneta. Ovvero l’attesa è stata ripagata da una collezione che ha mostrato un grande lavoro di ricerca sui materiali e lo studio di alcuni codici sartoriali tramandati da Gabriele Chanel, rinnovati con modernità e talento. Del resto, l’invito da parte del designer e dei manager di Chanel che giorni prima avevano avvertito del cambiamento, era quello di vedere con nuovi occhi la griffe e di tracciare il futuro della maison per i prossimi decenni.
In realtà, l’anticipazione dell’attesa sfilata Chanel, con il debutto del poco più che quarantenne Blazy in veste di direttore creativo, era stata anticipata da un enigmatico teaser che aveva creato suspance: quattro immagini in bianco e nero scattate dal fotografo David Bailey, lanciate su Instagram in quattro differenti post.
Il fashion show è stato un vero successo, tanto che alla fine del defilè, lo stilista ha ricevuto una standing ovation da un pubblico di stars, tra cui sono state fotografatissime Nicole Kidman, Penélope Cruz, Marion Cotillard, Ayo Edebiri, Vanessa Paradis, Tilda Swinton, Pedro Pascal, Margot Robbie, Kendall Jenner, Anna Wintour.
Ad aprire la sfilata un classico tailleur pantaloni dal taglio maschile, che ricorda e rende omaggio all’origine del pianeta Chanel, ovvero quando Gabrielle Chanel prese in prestito dal fidanzato, Boy Capel, camicia e pantaloni con cui poteva andare a cavallo più comodamente. Capi che divennero simbolo della sua rivoluzione nel guardaroba femminile nei primi decenni del secolo scorso. La camicia per Blazy è il nuovo capo must have del guardaroba femminile Chanel. Va portata over, abbinata alla gonna a vita bassa con orlo sotto al ginocchio, talvolta più corta davanti. La giacca in tweed, che spesso ha una trama a griglia, ha una linea androgina. I tweed di Chanel restano sempre britannici nell’animo ma ora sono più agili, stirati e funzionali, adattati alla maglieria.
L’omaggio alla giacca in tweed è al modello originale, quello sempre inventato da Gabrielle nel 1925, ispirandosi al guardaroba suo amante, Hugh Grosvenor, secondo Duca di Westminster.
Accessori. Arriva il rosso con la bag a righe white & red. L’iconica borsa modello 2.55 viene proposta invece in una versione rimodellata, come sgualcita, ma sempre con la sua tradizionale fodera in pelle bordeaux a vista. Persino nelle scarpe bicolore la punta è proposta diventa affusolata o squadrata e di colore rosso scarlatto. I gioielli sono spille con camelie e altri fiori, collane con perle barocche, pianeti di vetro e catene smaltate.
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