Il Grand Tour di Dolce & Gabbana a Roma parte da Via Veneto con Cher in concerto

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Il Grand Tour a Roma di Dolce & Gabbana parte ufficialmente con una festa in Via Veneto, dove il duo della moda ha voluto organizzare per cinque giorni, dal 13 fino al 17 luglio, Secret Dolce Vita, una mostra di foto inedite degli anni Sessanta, omaggio alla Dolce Vita e alla sua strada-simbolo, popolata all’epoca da dive internazionali, paparazzi scatenati, glamour e protagonisti del grande cinema, come Federico Fellini che titolò La Dolce Vita uno dei suoi film più celebrati.

Il party è stato all’altezza delle aspettative: 700 ospiti da tutte le parti del mondo, soprattutto i buyers di Dolce & Gabbana,  “10mila camere prenotate a Roma” gongola l’assessore al Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato, deus ex machina del ritorno della moda a Roma, per assistere agli eventi della maison, in programma in questi giorni: il 13 luglio la presentazione a Villa Adriana a Tivoli della collezione di alta gioielleria, in collaborazione con la Sartoria Tirelli che ha realizzato i costumi degli antichi legionari che accolgono gli ospiti; il 14 luglio la sfilata della collezione haute couture nei Fori Imperiali dedicata agli anni Cinquanta; il 15 luglio il defilé della sartoria maschile a Ponte Castel Sant’Angelo, con l’aggiunta di una serie di preziose casule dedicata alla Roma papalina, realizzate sempre in collaborazione con la Sartoria Tirelli; la festa conclusiva a Cinecittà con lo sfondo di una ricostruzione dell’antica Roma.

Il party in via Veneto ha avuto come madrina Cher che si è esibita nei suoi brani più celebri a fine serata. Un concerto live accompagnato dalle coreografie dei sui ballerini, durato meno di un’ora. Ma sufficiente a lasciare il segno nei ricordi degli invitati alla festa.

Prima della 79enne, ma sempre in formissima, pop star, si sono alternate per tre ore di fila, senza un attimo di tregua, esibizioni canore di soprani e vocalist, jazz band, canzoni di Renato Carosone ballate anche dagli ospiti, flamenco, coreografie con decine di ballerine e ballerini in abiti neri Dolce & Gabbana, che si muovevano felinamente sulle note di celebri musiche degli anni Sessanta. Il tutto in una Via Veneto chiusa al traffico fino all’una di notte, dagli archi di via Pinciana a via Boncompagni, e sorvegliata nelle strade limitrofe dalla polizia.

 

E per non scordare che la festa era targata Dolce & Gabbana, la scenografia era tutta animalier, dalla mouquette ai cuscini di sedie e divani, dai piatti alle divise dei dei camerieri. A fare da sfondo le foto della mostra e alcune macchine d’epoca. Insomma un tuffo nella Dolce Vita completo.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno voluto sottolineare con la tappa romana del loro Grand Tour, non solo la Dolce Vita, ispiratrice anche della collezione di alta moda, ma anche le stratificazione millenarie dei Fori, la Roma medievale, rinascimentale e barocca.

Dopo Taormina, Venezia, Napoli, Como, Siracusa, Alberobello, Nora e Alghero, Roma rappresenta il nostro esame di maturità” aveva detto Domenico Dolce nella presentazione degli eventi. “Ieri siamo andati a pranzo vicino al Pantheon e dopo un piatto di cacio e pepe, perché per me è autenticità e bellezza anche quella, siamo entrati nella basilica e sotto quella cupola ci siamo nutriti di storia e cultura. Sono rimasto a guardare meravigliato quelle colonne che stanno in piedi da migliaia di anni. Un miracolo se ci pensate e con maestranze di migliaia di uomini che portavano via con le loro mani dai paesi arabi quei materiali che servivano alla costruzione”.

La pubblicazione “Roma, il trionfo della bellezza“, “inviata già da tempo alle nostre clienti, che sarebbero arrivate a Roma per informare su quello che avrebbero visto”, rivela Dolce, racconta il Grand Tour di Dolce & Gabbana in queste cinque giornate, con immagini che dialogano con alcuni bozzetti degli abiti: dall’alta gioielleria presentata a Villa Adriana a Tivoli, ai Fori Imperiali teatro della sfilata di haute couture, a ponte degli Angeli dove sfila l’alta sartoria maschile.

Infine, il tema della Roma papalina. “Sono cattolicissimo – ha ricordato Dolce e pensandoci bene l’aspetto religioso è sempre emerso nelle loro collezioni, con gli ex voto, le stampe di madonne, i rosari e le croci nei gioielli – e abbiamo rivolto un omaggio anche al mondo della Chiesa e alla Roma papalina che, con l’abbigliamento ecclesiale ha influenzato i codici stilistici della moda uomo. Il tutto in collaborazione con la Sartoria Tirelli che ha pervaso ogni ambientazione, fino alla festa di mercoledì a Cinecittà, dove sono stati ricostruiti set dell’Antica Roma”.

E al party in via Veneto si notavano infatti anche alcuni sacerdoti, per non scordare che la Città Eterna resterà per sempre la metropoli che più evidenzia il legame tra sacro e profano.

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